Depressa

Depressa: un luogo immerso nella natura

Depressa è una piccola frazione di Tricase, situata nella parte settentrionale del comune. Questa località si trova ad un'altitudine di 108 m s.l.m. ed è circondata da una grande distesa di uliveti. Il terreno su cui sorge Depressa è caratterizzato da sabbione tufaceo e calcare a diverse gradazioni. Si adagia ai piedi delle modeste Serre salentine di Andrano e Castiglione d'Otranto, che fanno da sfondo al paesaggio circostante.

L'origine del nome Depressa

Secondo Giacomo Arditi, il nome Depressa deriva dall'offesa subita dai Saraceni, i quali distrussero l'antico centro di Salete nel 1480. Tuttavia, questa teoria è stata messa in discussione da Cosimo De Giorgi e da A. Raeli, i quali avanzano l'ipotesi che il paese debba il suo nome al fatto che esso sorga su una depressione naturale collocata tra le Serre salentine di Andrano e Castiglione d'Otranto.

Depressa, frazione di Tricase: un'oasi di natura e storia

La storia di Depressa

Il territorio intorno a Depressa è stato abitato sin da epoche remote, come dimostrano i numerosi menhir che sorgono nei dintorni. Le prime notizie documentate risalgono al 1269, quando sui registri della cancelleria Angioini si riporta che il signore di Depressa era il giudice Nicola Gargano di Bari. Nel XIV secolo lo feudo appartenne alla famiglia Pisanelli, per passare poi ai Carafa e ai Castriota. Successivamente, fu dei Saraceno, signori di Andrano. Nel 1604 venne acquistato da Angelo Gallone di Tricase e ingrandito incorporandovi i feudi di Principano e di Bernardo. Diventata parte del principato di Tricase, Depressa seguì le vicende della famiglia Gallone fino al 1806, anno di Eversione della feudalità. Nel 1869 Emanuela Gallone sposò Antonio Winspeare, Duca di Salve, con il quale la cittadina conobbe una certa prosperità e l'antico castello venne restaurato e ristrutturato.

I luoghi d'interesse a Depressa

Depressa è ricca di importanti monumenti e luoghi d'interesse storico-artistico. Tra questi, vi sono alcune chiese molto antiche che meritano una visita.

Chiesa di Sant'Antonio di Padova

La chiesa di Sant'Antonio di Padova è la chiesa parrocchiale di Depressa. Eretta nel XVII secolo sotto il titolo di Santa Maria delle Grazie, fu ultimata nel 1790 e più volte restaurata e ampliata nel corso del tempo. Nel 1870 venne realizzata la navata sinistra, mentre nel 1958 venne demolita l'attigua Chiesetta di Santa Veneranda per la costruzione della navata destra. La facciata, di gusto neoclassico, si sviluppa su due ordini ed è coronata da Timpano triangolare e da due campanili edificati nel 1880. L'interno, a tre navate divise da pilastri, possiede una copertura con volta a spigolo. Lungo le navate laterali si susseguono gli altari dedicati alla Madonna del Rosario, alle Anime Sante, ai Santi Medici, a Sant'Antonio di Padova e alla Madonna delle Grazie. Il presbiterio accoglie l'Altare maggiore in pietra leccese, realizzato nel 1837, e quattro ovali con le tele degli Evangelisti dipinte nel 1835.

Chiesa della Madonna Immacolata

La chiesa della Madonna Immacolata risale al 1956 e fu consacrata nel 1968. Sebbene sia molto più recente rispetto alla chiesa di Sant'Antonio di Padova, questa chiesa è comunque degna di nota per la sua architettura moderna.

Depressa è un luogo tranquillo e immerso nella natura, ideale per chi desidera trascorrere una vacanza rilassante in Salento. Se visitate questa bella località, non perdetevi la chiesa di Sant'Antonio di Padova e la chiesa della Madonna Immacolata, che vi lasceranno senza parole.

Giovanni Rinaldi
Scritto da Giovanni Rinaldi
Aggiornato Venerdì 29 Lug 2022