Siris

Siris: storia e simboli

Ciao a tutti! Oggi vi parlerò di Siris, un comune della provincia di Oristano in Sardegna, abitato da soli 224 abitanti. Ma nonostante sia piccolo, ha una storia molto interessante. Infatti, l'area di Siris fu abitata già in epoca nuragica, come si può notare dalla presenza dei resti di alcuni nuraghi. Nel Medioevo, Siris appartenne al Giudicato di Arborea, e fece parte della curatoria di Marmilla, essendo una villa di una certa importanza in quell'epoca. In seguito, alla caduta del Giudicato (1420), entrò a far parte del Marchesato di Oristano e poi passò sotto il dominio aragonese (1478) fino a quando, nel 1839, il sistema feudale venne soppresso.

E proprio nel 1961, con delibera regionale, Siris venne ricostituito come un comune a sé stante. Il primo sindaco di Siris fu Remigio Casciu.

Uno dei simboli del paese è un olivo millenario che si trova accanto alla chiesa di San Vincenzo. Secondo la leggenda, custodisce il tesoro del Santo che apparterrà a chi avrà una fede pura, e sarà invece la rovina di chi cercherà di impadronirsene senza meritarlo. Lo stemma e il gonfalone del comune di Siris sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica il 27 febbraio 2009.

Siris: storia, simboli e luoghi d'interesse

Monumenti e luoghi d'interesse

Architetture religiose

All'interno del paese, ci sono due chiese: una dedicata a San Sebastiano e l'altra a San Vincenzo. La chiesa di San Sebastiano è costituita da un'unica navata centrale con sacrestia adiacente e al suo interno sono presenti diverse statue dei vari santi, alcune abbastanza antiche. Invece, la chiesa di San Vincenzo era in stato di abbandono in aperta campagna e fu riaperta solo nel 2000 dopo essere stata distrutta durante la seconda guerra mondiale. La chiesa è costituita da un'unica pianta centrale con l'altare sopraelevato, e non c'è sacrestia. In occasione della sua inaugurazione venne portata una preziosa reliquia di San Vincenzo, custodita all'interno dell'edificio.

Siti archeologici

Nel territorio di Siris ci sono quattro nuraghi che attestano la presenza di vita in questa zona fin da epoche remote. Questi nuraghi sono Nuraghe Inus, Nuraghe Pala Serra, Nuraghe Pranu Forru e Nuraghe su Sensu.

Architetture civili

In Siris c'è anche una piazza dei caduti che è caratterizzata da strutture rialzate e una sorta di palco.

Inoltre, vale la pena di godersi il paesaggio e fare lunghe passeggiate nella campagna circostante.

Conclusioni

In conclusione, se avete la possibilità di visitare Siris, non esitate a farlo. Potrete ammirare la bellezza del territorio, dal villaggio antico alla campagna che lo circonda. Vi consiglio di fare una passeggiata alla scoperta dei nuraghi, delle chiese e di gustare la gastronomia sarda. Non ve ne pentirete!

Irene Mariani
Scritto da Irene Mariani
Aggiornato Domenica 23 Gen 2022