Rovigo

Ciao a tutti! Scopriamo insieme Rovigo, la città delle rose.

Rovigo è una città del Veneto, capoluogo della omonima provincia, con circa 50.000 abitanti. Il territorio si estende tra l'Adige e il Tartaro-Canalbianco-Po di Levante, ed è particolarmente pianeggiante, con un'altitudine che varia tra i 5 e gli 8 metri sul livello del mare.

Il territorio

Il comune è attraversato dall'Adigetto e da numerosi canali artificiali utilizzati per la bonifica agricola e l'irrigazione. Tra i canali più importanti ci sono il Ceresolo, il Rezzinella, il Valdentro, il Canalbianco, il Pontecchio e lo Zucca. Il territorio è adatto alla coltivazione di prodotti di qualità, come il mais e l'ortofrutta, ed è per questo che sulla strada che attraversa il Canalbianco si trova l'interporto di Rovigo, inaugurato nel 1998.

Il terreno estremamente fertile e l'acqua abbondante hanno reso questo territorio un luogo di grande importanza per l'agricoltura e la bonifica agraria, e hanno contribuito allo sviluppo della città.

Scopri la Città delle Rose: Rovigo tra storia, cultura e gastronomia.

Il clima

Rovigo gode di un clima tipicamente mediterraneo, caratterizzato da estati calde e secche e inverni miti e umidi, con temperature che variano tra gli 8 e i 25 Gradi Celsius. La città si trova nella zona sismica "4" e nella zona climatica "E".

Il significato del nome e la storia della città

Il nome Rovigo sembra derivare dal nome personale germanico "Hrodico", ma secondo un'altra teoria potrebbe derivare dalla parola greca "rhodon", che significherebbe "rosa". Quest'ultima derivazione si ricollega alla leggenda secondo cui il Polesine sarebbe stato colonizzato da un gruppo di Achei capitanati da Diomede, dando a Rovigo il titolo di "Città delle rose".

La presenza di insediamenti stabili risale al II millennio a.C., mentre durante l'età del Ferro, nell'area di Rovigo, fu attivo un insediamento collegato all'etrusca Adria, come documenta la necropoli di loc. Balone.

Durante il Medioevo la città passò sotto il controllo dei Da Camino, dei Della Scala e dei Carraresi. Nel Rinascimento, divenne un importante centro culturale grazie alle numerose famiglie nobili che vi risiedevano e all'attività culturale dei frati francescani. Nel XVIII secolo, Rovigo passò sotto il controllo degli Austriaci e subì numerosi interventi urbanistici che cambiarono l'aspetto della città. Nel 1866, con l'annessione del Veneto al Regno d'Italia, Rovigo diventò capoluogo di provincia.

In epoca contemporanea, Rovigo ha vissuto un periodo di grande sviluppo economico grazie alla nascita di numerose aziende e all'apertura dell'interporto. Oggi la città è nota per la sua cultura e per la bellezza del suo centro storico.

Cosa vedere a Rovigo

Il centro storico di Rovigo è un luogo molto interessante da visitare, con numerose chiese e palazzi nobiliari. Tra le principali attrazioni turistiche si possono citare la Cattedrale di Santa Maria Assunta, il Palazzo Roncale, il Teatro Sociale e il Palazzo Roverella.

La Cattedrale di Santa Maria Assunta, costruita tra il tredicesimo e il quattordicesimo secolo, è uno dei principali monumenti della città. All'interno si possono ammirare molte opere d'arte, tra cui la pala dell'altare maggiore di Paolo Veronese. Il Palazzo Roncale, costruito nel quindicesimo secolo, è uno dei migliori esempi di architettura rinascimentale della città. Il Teatro Sociale, invece, è stato costruito nel diciannovesimo secolo e rappresenta un importante esempio di architettura neoclassica. Infine, il Palazzo Roverella, un tempo residenza nobiliare, ospita oggi un importante centro culturale.

La gastronomia

La cucina rovigotta è molto varia, ma soprattutto incentrata su prodotti locali di alta qualità. Tra le specialità più famose ci sono i risotti, come quello alla zucca o alla pilota, gli gnocchi di patate, il coniglio alla padovana, la "pastasciutta al cavalo" e il riso e bisi.

Conclusioni

Rovigo è una città che ha molto da offrire, dai monumenti storici al cibo delizioso. Il territorio pianeggiante e fertile ha reso questa città un luogo di grande importanza per l'agricoltura e la bonifica agraria, e ha contribuito allo sviluppo economico della regione. Credo che sia una meta turistica che merita di essere scoperta e apprezzata.

Valentina Fabbri
Scritto da Valentina Fabbri
Aggiornato Venerdì 22 Lug 2022