Gabbro

Gabbro: un angolo di Toscana dal nome insolito e dalla roccia particolare

Gabbro è una piccola frazione del comune di Rosignano Marittimo, situato nella provincia di Livorno, in Toscana. Il nome del paese deriva dalla roccia ignea intrusiva chiamata gabbro, che affiora in questa zona. Infatti, il geologo Christian Leopold von Buch diede il nome a questa roccia proprio dopo averla studiata nella zona di Gabbro nel XIX secolo.

Una breve storia di Gabbro

Il nome “Gabbro” sembra derivare dal latino “glabrum”, che significa calvo o glabro, a causa del suolo sterile della zona dove affiora la roccia dura e verde scuro dai contenuti di magnesio. Il primo documento attendibile che cita Gabbro risale al Basso Medioevo, nel 1312, dove viene menzionato in un registro della “Pia Casa della Misericordia di Pisa”.

Durante il Medioevo, il paese era noto come il Comune di Torricchi-Gabbro, che faceva parte dei possedimenti di Pisa. Nel 1406, il territorio venne conquistato da Niccolò Donati, al servizio dei Medici, e assegnato sotto alla podesteria di Rosignano e poi a quella di Lari.

Dal 1606, Gabbro divenne parte del Capitanato Nuovo di Livorno, un’importante cittadina in espansione. Durante il XVIII secolo, Gabbro sperimentò una fase di decadenza. Ma poi la situazione migliorò grazie alla crescita economica e demografica. In questo periodo nacque la Chiesa di San Michele Arcangelo (Gabbro), che conserva importanti opere d’arte come un dipinto su legno con “San Michele che uccide il drago” e la “Madonna del Buonconsiglio”, opera della scuola senese del XV secolo.

Nel 1776, Gabbro fu soppresso per entrare a far parte del comune di Fauglia. Con l’unificazione dell’Italia, il paese passò sotto la giurisdizione di Collesalvetti e infine, nel 1910, entrò a far parte del comune di Rosignano Marittimo.

Gabbro: scopri la storia e le bellezze di questo angolo toscano

Cosa vedere a Gabbro

Gabbro conserva diverse importanti attrazioni turistiche, tra cui la chiesa di San Michele Arcangelo (Gabbro), la Rocca del Gabbro e Villa Mirabella.

La chiesa di San Michele Arcangelo in stile barocco fu costruita nella prima metà del XVIII secolo e conserva importanti opere d’arte.

La Rocca del Gabbro, invece, è una fortezza medievale che svolse un ruolo importante nella difesa della zona sotto il dominio di Pisa.

Villa Mirabella è una villa settecentesca che vanta interni eleganti e decorati.

Como raggiungere Gabbro

Gabbro è facilmente raggiungibile in auto da Livorno attraverso la strada passante per il vicino paese di Nibbiaia o la provinciale 8. Dalla città di Rosignano, si può arrivare per la strada di Castelnuovo della Misericordia o la statale 206, quindi uscire sulla provinciale 8. Si può anche arrivare dalla città di Collesalvetti tramite la strada provinciale del “Gabbro e della Valle Benedetta” o la statale 206.

Gabbro e lo sport

Gabbro è anche il luogo dove si può praticare sport all’aperto. La squadra di calcio dell’ASD La Cantèra Acli Gabbro gioca nella Terza Categoria della Lega Nazionale Dilettanti.

Gabbro nella letteratura

Gabbro è stata scelta come l’ambientazione del romanzo di grande successo di Nada Malanima, “Il mio cuore umano”, pubblicato nel 2008. Nel 2009, il romanzo è stato trasposto in un film per la televisione intitolato “La bambina che non voleva cantare”.

Con le sue bellezze naturali e le sue attrattive culturali, Gabbro è un posto ideale per una gita fuori porta in Toscana.

Giulia Rizzo
Scritto da Giulia Rizzo
Aggiornato Giovedì 5 Mag 2022