Partinico

Partinico: una città in Sicilia da scoprire insieme!

Ciao a tutti! Oggi vi voglio parlare di Partinico, un comune in provincia di Palermo, in Sicilia. Partinico è una città vivace e vibrante che merita di essere scoperta, con un patrimonio storico e culturale che affonda le sue radici sin dall'epoca preistorica. Seguitemi in questo viaggio alla scoperta di questa incantevole città.

Partinico, città siciliana tra storia, natura e gastronomia

Scopriamo la geografia fisica di Partinico

Il territorio

Partinico si trova a 30 chilometri da Palermo e a 71 da Trapani, ed è situata proprio nel cuore del suo comprensorio urbano. La sua posizione centrale ne fa un punto di riferimento importante per i comuni limitrofi. Inoltre, se siete amanti del mare potrete trovare le spiagge a soli 7 chilometri circa dal centro della città. Inoltre, se volete esplorare la splendida regione circostante, potrete raggiungere in poco tempo alcune tra le mete turistiche più belle della Sicilia, come la Riserva dello Zingaro, San Vito Lo Capo e Scopello.

Il clima

Il clima di Partinico è piuttosto mite tutto l'anno, grazie alla sua posizione elevata di soli 175 metri sul livello del mare. In inverno le temperature si aggirano tra i 10 e i 18 gradi, mentre in estate tra i 23 e i 32. Insomma, il clima è perfetto per godersi tutto il meglio dell'Italia e della Sicilia durante tutto l'anno.

La storia di Partinico

Le origini

La piana di Partinico è stata frequentata dall'uomo fin dall'epoca preistorica, come dimostrano i numerosi strumenti litici conservati nel Museo Civico della città. In epoca protostorica, invece, erano fioriti alcuni regni, tra cui quello dei Sicani, con le città di Inico, Camico, Krastos e Iccara che rappresentavano dei veri e propri tesori della storia d'Italia. Partinico in quanto tale, invece, è stata citata per la prima volta durante il regno di Caracalla, nel III secolo d.C., in un documento chiamato l'itininerario Antonino. Sembra che il nome derivi da "Pars Iniqua", un appellativo decisamente poco lusinghiero che un frate diede alla città una volta arrivato in quel luogo. Con il tempo, comunque, si arrivò a chiamarla Parthenicum, fino a giungere all'odierno nome di Partinico.

L'epoca araba

Durante il periodo della dominazione araba, tra il IX e l'XI secolo, Partinico mantenne i suoi antichi toponimi come Inico e Camico. Nei documenti dell'epoca si parla della città come B.RT.NIQ, che in arabo indicava Partinico come "terra" di Inico. Al Muquaddasi nella sua opera del 988, intitolata "Ahan 'at Tagasim", ci sono scritti che parlano degli abitanti di Partinico che "non giace sul mare, e produce molta hinna", anche se non si sa di che genere di prodotto si stia parlando.

L'epoca normanna

Nel periodo normanno, tra l'XI e il XII secolo, si parla sempre di Partinico come "B.rt.niq" e si fa riferimento alla città come una "graziosa terra". Nel 1154 Mohammed al-Idrisi in alcuni suoi scritti descrive la fortezza della città e un porto distante due miglia verso sud.

Partinico oggi

Partinico è una città meravigliosa, dove ancora oggi è possibile ammirare resti del passato insieme a eventi che animano la vita quotidiana della città. Se siete appassionati di arte e cultura, potete visitare il museo civico, dove potrete ammirare strumenti litici e altri manufatti archeologici provenienti dal territorio di Partinico. Invece, se amate la natura, potete visitare la Riserva Naturale Orientata Bosco di Partinico, una splendida area boschiva che offre escursioni veramente uniche ed emozionanti.

Infine, Partinico è anche nota per la sua gastronomia. Sono tanti i piatti tipici della zona, come la pasta con le sarde, i cannoli alla crema e la sfincia. Ma la vera specialità della città è la "cosca", un pane ripieno di verdure e salsiccia che ha fatto impazzire molti turisti di passaggio.

In definitiva, Partinico è una città sorprendente e piena di sorprese. Se avete bisogno di staccare dalla frenesia quotidiana, un soggiorno in quest'oasi di pace può essere proprio quello che fa per voi. Venite a scoprire Partinico e il suo territorio, non rimarrete delusi!

Marco Rossi
Scritto da Marco Rossi
Aggiornato Domenica 27 Nov 2022