Comiso

Un aeroporto dal passato militare ma dal futuro civile

L'aeroporto di Comiso, situato a breve distanza dalla città omonima e dalla vicina Ragusa, ha una storia lunga e complessa, che inizia con la sua realizzazione durante il ventennio fascista fino alla sua chiusura alla fine degli anni '90 del XX secolo. Ma da qualche anno, l'aeroporto ha ripreso vita e si è trasformato in un importante hub per l'aviazione civile, grazie alla sua riconversione all'aviazione generale civile e cargo e alla sua inclusione nel piano regionale del trasporto aereo siciliano.

Una storia militare

L'Aeroporto di Comiso venne progettato durante il regime fascista e costruito tra il 1937 ed il 1939. Durante la seconda guerra mondiale, fu utilizzato come una delle basi per gli attacchi italiani contro la Royal Navy e Malta, operando il 9º Gruppo caccia e, successivamente, il 23º Gruppo caccia aeroplani e il 156º Gruppo autonomo caccia terrestre. Nel 1943 subì pesanti bombardamenti da parte degli Alleati, ma venne riparato e utilizzato dalle forze alleate per le loro operazioni.

Dopo la guerra, l'aeroporto venne utilizzato come base militare dall'Aeronautica Militare Italiana, ospitando il 41º Stormo di Catania dal 1965 sino al 1973. Venne aperto anche al traffico civile con voli della Linee Aeree Italiane e dell'Aero Trasporti Italiani fino ai primi anni '70.

Aeroporto di Comiso: dalla storia militare al futuro civile

Una base NATO

Nel 1981, il Governo Spadolini I designò l'aeroporto come base militare della NATO, investendo notevoli risorse per la realizzazione delle infrastrutture necessarie anche allo stoccaggio di armi nucleari. La base era operativa dal 1983 con 112 missile da crociera, ma subì numerose critiche e proteste da parte di organizzazioni pacifiste. Dopo il crollo del blocco sovietico e la conseguente diminuzione delle esigenze di difesa, la base perse di importanza e venne progressivamente ridimensionata fino alla sua chiusura alla fine degli anni '90.

Una nuova vita come aeroporto civile

Dopo anni di abbandono, grazie al piano regionale del trasporto aereo siciliano, l'aeroporto venne riconvertito per l'aviazione generale civile e cargo. Nel 2013 venne aperto al traffico civile e il successivo anno venne intitolato a Pio La Torre. Oggi l'aeroporto di Comiso è uno dei poli aeronautici dell'est della Sicilia, insieme all'Aeroporto di Catania-Fontanarossa, con collegamenti internazionali e nazionali regolari.

Un aeroporto moderno e funzionale

L'aeroporto di Comiso ha subito una profonda trasformazione negli anni, diventando un'importante infrastruttura per il territorio siciliano. Dispone di una pista di oltre 2.600 metri, un terminal moderno e funzionale, aree parcheggio per auto e bus, un'area cargo, e numerose compagnie aeree che operano voli regolari e charter.

Un'opportunità per la Sicilia

L'aeroporto di Comiso rappresenta una grande opportunità per il territorio siciliano, sia in termini di sviluppo economico che di turismo. Grazie al suo posizionamento strategico, permette di raggiungere in breve tempo alcune delle località turistiche più famose dell'isola, come la Val di Noto, la costa sud-orientale, e l'incantevole isola di Malta. La sua riconversione all'aviazione civile e le numerose compagnie aeree che vi operano, permettono inoltre ai siciliani di avere a disposizione un aeroporto più vicino e comodo rispetto ad altre infrastrutture più distanti.

In conclusione, l'aeroporto di Comiso, con la sua storia e la sua trasformazione, rappresenta un'importante risorsa per la Sicilia, offrendo ai passeggeri un servizio moderno e efficiente, e ai cittadini un'opportunità di sviluppo per il territorio e per la propria economia.

Andrea Fontana
Scritto da Andrea Fontana
Aggiornato Sabato 20 Ago 2022