Ciminà

La 'ndrangheta in provincia di Reggio Calabria

La provincia di Reggio Calabria ospita la più grande presenza di 'ndrangheta in Italia, con più di 10 locali attivi e 7358 presunti affiliati. Il fenomeno criminale è radicato nella zona sin dal XIX secolo ed è diviso in tre aree: Mandamento Jonico, Mandamento Tirrenico e Città ('ndrangheta). La città di Reggio Calabria è ulteriormente suddivisa in tre aree: Nord, Centro e Sud, che comprendono diverse 'ndrine storiche.

Struttura

La struttura della 'ndrangheta in provincia di Reggio Calabria è suddivisa in Locale ('ndrangheta), che si riferiscono alle tre sovrastrutture, Mandamento ionico, Mandamento tirrenico e Città ('ndrangheta). Una nuova struttura è emersa nel 2012, denominata Corona, che coordina i cinque piccoli locali della zona. Periodicamente, si riunisce anche il Crimine ('ndrangheta), la sovrastruttura apicale dell'organizzazione criminale Calabria.

'Ndrangheta in provincia di Reggio: struttura e attività.

Elenco locali

La provincia di Reggio Calabria conta 33 locali e 5 società. Alcuni dei locali più noti sono Antoniminina, Africo, Ardore, Bagnara Calabra, Catona, Caulonia, Cassari di Nardodipace, Ciminà, Cirella di Platì, e Condera Pietrastorta.

Le Aree della 'ndrangheta

Le aree della 'ndrangheta differiscono anche nella modalità con cui operano le 'ndrine. Ad esempio, quelli del mandamento tirrenico usano il controllo del territorio in un'area relativamente ricca economicamente, mentre nella zona Mar Ionio, più povera e prettamente montuosa, si sono concentrati inizialmente sui sequestri di persona e poi sono passati al traffico internazionale di droga. Tuttavia, tutte le 'ndrine applicano una forte pressione sulle attività commerciali esistenti.

Conclusioni

La 'ndrangheta è una realtà ben radicata nella provincia di Reggio Calabria, ma è importante sottolineare che la maggior parte dei suoi abitanti sono persone oneste e lavoratrici. Conoscere la struttura e le attività della 'ndrangheta può aiutare a combattere questo fenomeno criminale e a proteggere la comunità.

Giovanni Rinaldi
Scritto da Giovanni Rinaldi
Aggiornato Mercoledì 25 Gen 2023