Bagheria
Benvenuti a Bagherìa: la città delle ville
Ciao amici, oggi vi parlerò di Bagherìa, una città della Sicilia che vi incanterà con le sue spettacolari ville e la bellezza del suo territorio. Bagherìa fa parte della città metropolitana di Palermo e conta circa 52.570 abitanti.
Origine del nome
Il significato del nome Bagherìa non è certo, ma ci sono diverse ipotesi. Secondo alcune fonti, il nome deriva dall'arabo "baḥriyya", che significa "marina". Un'altra teoria invece sostiene che derivi dal termine "bāb al-gerib", ovvero "porta del vento". Tuttavia, la versione più plausibile suggerisce che il nome derivi dal siciliano "Bagarìa", dove la "g" è muta, mentre la forma italiana del nome è "Baarìa".
Storia
Bagherìa ha una storia che risale al VII secolo a.C. e il III secolo a.C., periodo in cui sorse l'insediamento strategico di Monte Porcara, a circa 3,5 km a sud-ovest della città. La città si estende in una stretta piana a sud-est di Palermo, sovrastata dal Monte Catalfano e dalla Montagnola di Serradifalco. La sua origine urbanistica incomincia con l'edificazione del Palazzo Butera, commissionato dal principe Giuseppe Branciforte nel 1658. In precedenza, la proprietà era una masseria di Benedetto Rizzo, acquistata dallo stesso Branciforte nel 1595. Il tessuto urbano venne sviluppato con la costruzione di una serie di modesti edifici che ospitavano gli inservienti della tenuta di Branciforte. Successivamente, senza alcuna "licentia populandi", tra il 1653 e il 1697 furono realizzate 43 abitazioni, mentre tra il 1705 e il 1723 si ebbe un incremento di 137 unità abitative.
Nel 1769, Salvatore Branciforte creò l'asse principale dell'impianto urbanistico con il "Corso Butera", popolarmente noto come "Stratuni", insieme alla costruzione della "Chiesa Madrice". Il Corso Butera fu ispirato dall'idea di conferire all'accesso alla tenuta una maggiore eleganza, mentre la chiesa fu poi ultimata nel 1771. Una lapide in marmo del 1769 ricorda la realizzazione del Corso Butera: ''Salvatori Brancifortio Buterae principi quod viam hanc qua ad villam elegantius compositam nobilior e regione aditus patet ad delicias perpetuis hic inde arboribus protectam veteribus contemptis diverticulis amplam rectam straverit; atque augendo colonorum censui aedem Dei Matris costruxerit, collabentem pontem restauraverit, in aridum fundum aquam per M pass. deduxerit agrumque ab amsegete venationis tuendae muro diviserit''.
Ville e attrazioni turistiche
Bagherìa è nota come la "Città delle ville", grazie alle numerose residenze nobiliari costruite in epoca barocca e neoclassica. Infatti, la città possiede ben 33 ville signorili, alcune delle quali visitabili, tra cui la sontuosa Villa Palagonia, considerata capolavoro dell'architettura barocca siciliana, e la Villa Cattolica, che ospita un museo dedicato all'arte contemporanea. Oltre a queste, vi sono molte altre ville che adornano la città e la rendono un luogo unico al mondo.
Inoltre, Bagherìa vanta altri punti di interesse turistico, come la Chiesa di San Giuseppe e la Chiesa di San Francesco di Paola, alcune fontane del centro storico e l'Orto Botanico di Palermo, situato nei pressi della città.
La cultura gastronomica
La gastronomia di Bagherìa è legata alla tradizione della cucina siciliana, che prevede piatti a base di pesce, carne e verdure. Tra le specialità locali vi sono il pesce alla ghiotta, il maiale alla fiamma e i cannoli siciliani.
Inoltre, la città è famosa per la salsa di pomodoro, prodotta con i pomodori della Piana di Catania, e per il pane cunzatu, un pane contadino conosciuto anche come "pani ca meusa" in dialetto siciliano.
Conclusioni
Insomma, Bagherìa è una città ricca di storia, arte, cultura e gastronomia. Le sue ville signorili, le chiese e le fontane del centro storico creano un'atmosfera unica, mentre la vicinanza al mare e alle bellezze naturali della zona la rendono ancora più affascinante. Venite a scoprire Bagherìa, la città delle ville!
